Comune Unico

(…) Pur deplorando di dover accogliere questa estrema misura, mentre augura non lontano il giorno nel quale, rasserenate le menti, torneranno a sparire i confini che oggi si creano (…)”

È questo un estratto della Deliberazione Consiliare n. 102 del 24.09.1892 con la quale veniva ufficializzata la divisione dell’allora unico territorio comunale di Barberino Val d’Elsa.

Con il referendum del prossimo ottobre 2018 può esaudirsi quella speranza conclamata nella delibera del 1892, con la quale ebbe poi origine il Comune di Tavarnelle Val di Pesa.

Il referendum attraverso il quale i cittadini sono chiamati ad esprimere la loro volontà ci dirà se sono “rasserenate le menti” e se “torneranno a sparire i confini” creati con un atto amministrativo a quanto pare già allora molto sofferto.

La nostra associazione ha abbattuto ormai da tempo quei confini, come del resto hanno fatto tantissime associazioni presenti in entrambi gli attuali Comuni.

Anche la scuola ha avuto un ruolo determinante. I giovani, rispetto alle generazioni precedenti, vivono fortunatamente questi due territori comunali come una cosa sola.

Il referendum di ottobre, con il quale ci auguriamo di poter sancire la fusione dei Comuni di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, rappresenta una grande opportunità di ufficializzare il ritorno a una comunità unita nel rispetto delle identità dei capoluoghi e delle frazioni.

Il territorio unito acquisirà un maggior peso politico e istituzionale nel Chianti e nella Città Metropolitana.

L’uscita dall’obbligo del pareggio di bilancio potrà determinare il rilancio dell’economia attraverso nuovi investimenti garantiti anche da contributi regionali e statali in misura di circa 21 milioni di euro in 10 anni.

Le Amministrazioni a venire avranno la possibilità di avvantaggiare la cittadinanza con l’abbassamento del carico fiscale e l’incremento di tutti i servizi.

Anche le associazioni potranno ricevere maggiore sostegno alle proprie iniziative con una ricaduta positiva per la crescita della comunità.

Si potrà investire anche in termini di collegamento tra capoluoghi e frazioni in modo da incentivare gli scambi di qualsiasi natura.

Sarà possibile riqualificare gli stessi capoluoghi e le frazioni nell’ottica di incrementare anche il flusso turistico che rappresenta linfa vitale per il nostro territorio.

Sarà possibile collegare e riqualificare le nostre aree industriali che sommate insieme rappresentano uno dei poli industriali più importanti in seno alla Città Metropolitana, in grado di fornire lavoro e quindi ricchezza ai cittadini.

Il Comune Unico, se vincerà il SÌ al referendum, rappresenta un’occasione storica per il nostro territorio, sia in termini socio-culturali sia in termini di rilancio.

Siamo sicuri che questa occasione unica e irripetibile non sarà vanificata, perché crediamo fortemente nel progresso culturale della cittadinanza in questi di 126 anni di divisione.

Auspichiamo infine che vi sia la possibilità di attivare una politica amministrativa nuova che sappia progettare il futuro secondo le priorità e i bisogni dei cittadini.

Comitato Culturale Tignano